[ISS] Biblioteche e libri


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biblioteche e libri

Biblioteche

padiglione 0 - immenso - dell’expo, era la rappresentazione di una grande biblioteca, idealmente ogni cassetto rappresentava il sapere quindi la grande storia dell’uomo, e del sapere, iniziano con la storia.

tipi biblioteche

  • nazionali
  • univeritarie
  • comunale o civica (generalmente anche raccolta di giornali)
  • scolastiche
  • ecclesiastiche (volute dall’arcivescovo, santa caterina a pisa, domenicana)
  • ospedali (libri di medicina, nel caso degli innocenti anche archivio storico di quanto avvenuto dentro gli ospedali. Ospedale da ospitum: luogo dove si curavano i pellegrini. Il recupero dell’individuo, le cure e primi ospitium nasce nel medioevo con il monachesimo, prima anche se la medicina si sviluppava non si aveva concezione di ospedale)
  • di famiglia (documenti e libri delle grandi famiglie accumulati nel tempo, vedi leopardi, spesso aperte anche alla consultazione ma a discrezione del privato, a differenza di quelle nazionali tipo roma o firenze che cercano di coprire ogni argomento)
  • circolanti (tipo un carretto per posti anche irrangiungibili)
  • book sharing (posti convenzionati dove si può prendere e lasciare un libro, facendoli circolare)

La più antica biblioteca che conosciamo è Ebla di circa 17.000 tavolette, scrittura cuneiforme. Posta in una posizione strategica tra mesopotamia, anatolia e palestina. Scoperta nel 1964 un archeologo francese iniziò degli scavi e trovò una biblioteca (de la grijos? = di mattoni). Narravano non solo la storia di Ebla ma anche di rapporti politici e commerciali. Si trovava nel palazzo reale.

La più celebre in antichità: Alessandria III sec. a.C. . Circa 49.000 volumi ai tempi di Callimaco e 700.000 al tempo di Cesare. Molti volumi andati persi e iniziò la diaspora di altri.

Con la caduta dell’impero romano le biblioteche ne accusarono il colpo.

La prima testimonianza medievale di una nuova biblioteca riguarda quella creata nel 550 da Cassiodoro nel Vivarium di Squillace (calabria) che cerca di raccogliere e riunire.

Dal’XI sec. la costituzione di scuole collegate ai vescovati diede un forte impulso alla creazione di biblioteche capitolari, come quelle di Lucca e di Verona. Acquisisce valore di mezzo culturale il libro.

Dal’XII sec. dove iniziano a nascere le prime università iniziano a costituirsi biblioteche adibite allo studio. Le università furono il grande volano della diffusione dei libri.

Il Rinascimento è il periodo della (ri)nascita delle biblioteche in senso moderno (i libri giravano comunque prima della loro nascita). Ad es, biblioteca:

  • Malatesiana (Cesena) all’inizio del 1400 architettonicamente ecclesiastica. Malatesta.
  • Estense. Ferrara e poi trasferita a Modena Estensi.
  • Marciana (nel XIV sec Petrarca fa una lauta donazione di libri per avviarla e dal XVI sec. si sviluppa fino a oggi)
  • Mediceo-Laurenziana (Firenze) Accanto la chiesa di S. Lorenzo, voluta dai medici. Biblioteca voluta e incrementata poi da Lorenzo de’ Medici, con lo scalone fatto da Michelangelo?!. Consultazione, con presentazione, di opere uniche.

Accanto alle biblioteche laiche si svilupparoon anche biblioteche ecclesiastiche. Laico: nel medioevo era il fedele ma non uomo di chiesa, non un non fedele.

  • Biblioteca Apostolica Vaticana (Papa Sisto IV nel 1475)
  • Biblioteca Ambrosiana di Milano (Cardinal Federico Borromeo 1564-1631 fondazione, 1609 apertura al pubblico)

Nelle biblioteche laiche erano presenti libri religiosi e così come in quelle religiose erano non solo religiose.

Nella prima metà del Seicento si assiste alla nascita delle prime grandi biblioteche pubbliche (ambrosiana di milano, bodleiana di oxford, univ. cambridge) che iniziano con un nucleo di fondazione di donazione da privati (es. Mazzarino e Richelieu, confluite alla loro morte in biblio pubbliche). A partire dal 1660 si svilupparono grandi biblioteche nazionali monarchie europee:

  • staatsbibliothek unter den linden di berlino 61
  • nationale de france parigi
  • … (slide)

Biblioteca Nazionale di Firenze

Nucleo originario della biblioteca proviene dalle collezione di Antonio MAgiabechi, costituite da circa 30.000 volumi devoluti integralmente, secondo lascito testamentario del 1714 “a beneficio universale della città di Firenze”.

Possiede circa 6 milioni di volumi a stampa, 2,7 milioni di opuscoli, circa 25000 manoscritti, 3700 incunaboli (primi libri a stampa), quasi 30mila edizioni del XVI secolo e oltre 1milione di autografi e conta 304mila opere consultate allanno 2013. Le scaffalature dei depositi librari coprono 135km lineari con un incremento di oltre 1,5km.

4 novembre 1966

Alluvione di Firenze. Grande opera di diversi giovani che scavarono e fecero il possibile per tirarlo fuori da mota e acqua facendo asciugare singolarmente i fogli.

Inizia qui l’esigenza della figura di restauratore anche per i libri.

Biblioteca dell’Archivio di Stato di Pisa

Biblioteca specializzata per la storia locale, circa 26mila volumi (opuscoli, periodici, periodici, masoscritti musicali, stampe, disegni e carte geografiche) 53 cinquecentine tra cui il Liber geographiae di Claudio Tolomeo (venezia, 1511 ed una collezione di volumi del ‘600).

Libri

La quantità dei libri inizia ad aumentare nel XVI sec. con la nascita delle case editrici, abbattendone i costi di produzione. Guttemberg inventò i caratteri mobili e usò il torchio per inchiostrare, ma le prime case editrici esistevano già. Stamperia di Plantin-Moretur era un’officina e anche luogo di vendita. Inizialmente il libro a stampa incontra delle difficoltà nella diffusione: ci vogliono alcuni anni perché il libro a stampa si libera del peso dei manoscritti, perché i primi libri a stampa usavano la Gotica, che copiavano i manoscritti. Con Manuzio si usano modi più leggibili e riconoscibili per le stampe (la Bibbia di Gutemberg ci risulterebbe illeggibile).

Berlino 10 maggio 1933

Distruzione della memoria libraria semita, per cancellare un popolo si inizia con la storia. Il 10 maggio ci fu una svolta in occasione di un grande rogo, con il plauso della gente. Si bruciarono non solo libri religiosi, ma qualunque altra cosa anche narrativa che non fosse in linea con la visione ariana. Stesso vale per la distruzione di opere d’arte.

Chi brucia i libri, presto o tardi arriverà a bruciare esseri umani. Heine, inizio 1800

Parte della civiltà mesopotamica fu distrutta dall’ISIS.

Università di pisa a dedicato a Asaad? che ha ritrovato questo sito unico al mondo, avendo dato la vita pur di proteggerlo (va controllato).

i falò della vanità

7 febbraio del 1497

dopo la cacciata dei Medici, i seguaci del frate domenicano Girolamo Savonarola sequestrarono e bruciarono pubblicamente migliaia di oggetti nella città di Firenze. L’obbiettivo era l’eliminazione id qualsiasi oggetto considerato peccaminoso (pittura libri oggetti che sviluppavano la vanità, specchi cosmetici vestiti lussuosi)

(vedi slides…)

San Domenico e gli Albigensi

pittore spagnolo Pedro Berruguete, museo del Prado

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